La violenza domestica è:
“Ogni tipo di violenza fisica, psichica, economica e sessuale all’interno di una relazione affettiva o di una relazione di tale tipo passata. La violenza domestica viene agita prevalentemente dagli uomini contro le donne e si svolge soprattutto tra le mura domestiche, nell’ambito ritenuto più sicuro. Nella definizione di violenza domestica sono comprese molteplici e variegate azioni e comportamenti che mirano tutti all’affermazione del potere e del controllo sull’altra persona, sul suo agire e pensare.”
Può succedere a chiunque di essere vittima di violenza domestica indipendentemente dall’età, dal genere e dalla nazionalità. La violenza di genere non si limita solo agli abusi fisici ma può anche essere verbale, emotiva, psicologica, finanziaria e sessuale.
Secondo la “Teoria della ruota del potere e del controllo”, la violenza domestica include una serie di comportamenti: la violenza psicologica ed emotiva; la violenza fisica e sessuale; l’uso della coercizione, di minacce e di intimidazioni; l’isolamento; la minimizzazione e la negazione di colpe; l’utilizzo strumentale dei bambini; l’uso dei privilegi maschili; la violenza economica. Queste forme di violenza non sono isolate le une dalle altre ma spesso si verificano contemporaneamente.
La violenza non si manifesta sempre apertamente, è spesso subdola e generalmente segue un ciclo chiamato “spirale della violenza” che si articola in più fasi.
La legislazione sulla violenza domestica varia in base al paese. In Italia i maltrattamenti in famiglia sono considerati un reato e sono quindi presenti delle norme che tutelano le vittime di violenza. Tuttavia, i dati statistici ci dicono che sono ancora molte le donne che subiscono o hanno subito maltrattamenti in famiglia.
La violenza domestica è la forma di violenza più diffusa, continua a colpire donne in tutto il paese. Da un’indagine nazionale condotta nel 2014, si stima che il 31,5 per cento delle donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita e che il 13,6 per cento di loro abbia subito almeno un episodio di violenza fisica o sessuale dal loro attuale o ex partner.
La violenza agita dal partner all’interno della famiglia tende a stabilire e a mantenere il controllo sulla donna e a volte sulle/i figlie/i. Si tratta di vere e proprie strategie finalizzate a esercitare potere sull’altra persona, utilizzando modalità di comportamento atte a controllare, umiliare, infliggere paura e denigrare la donna.
Riconoscere la violenza è il primo passo per ottenere aiuto per te stessa o per qualcuno che conosci. Anche se a volte sembra che nessuno possa aiutarti ci sono comunque alcune forme di aiuto disponibili.
Una relazione di coppia dovrebbe essere un’unione felice basata sul rispetto e sull’amore e non può essere utilizzata per intimidire, minacciare e infliggerti sofferenze fisiche o psicologiche. Pensi costantemente a cosa dire? Come dirlo e come evitare che si arrabbi? Il maltrattamento è avviato dallo stesso abusante (marito, familiare, partner) che proverà a controllare alcuni aspetti della tua vita: ad esempio chi incontri e dove vai quando esci, o come spendi i soldi. Una relazione violenta può distruggere la tua autostima. Ciò può farti sentire indifesa e isolata.
I punti successivi possono aiutarti a comprendere se hai una relazione maltrattante, ma ricorda che non tutti i punti devono per forza verificarsi nella tua specifica situazione per definirla violenta. Ad esempio, una relazione dove il tuo partner controlla il tuo telefono e non ti fa più incontrare i tuoi amici o amiche è una relazione abusante anche se non ha mai alzato le mani contro di te.
SENTI CHE…
IL TUO PARTNER E/O I SUOI FAMILIARI…
Nessuno merita di vivere questa sofferenza. Non c’è nessuna ragione per cui la violenza domestica debba esistere nella nostra società. Possiamo dire che i maltrattamenti in famiglia sono una combinazione di più fattori, come l’attitudine verso il genere e i ruoli di genere nella società, la personalità dell’abusante, le condizioni della donna e la risposta della comunità alle violenze domestiche. Nonostante ciò, sappiamo che la violenza domestica si verifica perché c’è la volontà da parte dell’abusante di esercitare controllo e potere su di te.
Nonostante la credenza popolare, gli uomini abusanti non perdono il controllo. Se fossero davvero incapaci di controllare sé stessi o la propria rabbia, non sceglierebbero di colpire la donna in luoghi dove gli altri non possono vedere. Non cercherebbero inoltre di mantenere un rapporto buono e normale con la famiglia in modo tale che i parenti non credano alla donna quando racconterà loro come viene trattata.